Il gaTTo – Cari amici,ognuno di noi indipendentemente dall’eta’ cui è giunto, ha trascorso un’infanzia. La memoria storica,andra’ quindi a ripercorrere istanti, situazioni, vecchie fiabe. Quello che da qui a poco narrero’, in sincerita’ non puo’ classificarsi come tale, in quanto non e’ frutto di fantasiosita’ letteraria, ma di pura realta’. Il protagonista nero e baffuto, era un tempo un piccolo micio abbandonato, la sua esile struttura era inversamente proporzionale al grande timore verso tutto. Gli avvicinamenti furono lunghi e difficili, alla fine “Luna” ottenne una famiglia, tanto affetto…una TTRoadster ove poter porre la sua cuccia itinerante. Gia’ dagli esordi, manifestava un senso di sofferenza durante i brevi tragitti in cui accompagnava me e la mia dolce meta’. Fu anche cosi’ durante il preludio e nel proseguo della nostra gita a Monaco di Baviera, tanto da creare una certa angoscia diffusa, visto il suo continuo miagolare. Si giunse poi inGermania,autostrada verso Monaco, limiti non imposti, prestazioni velocistiche da testare in virtu’ alla sostituzione del gruppo TC con uno dal maggior carico, nuova elettronica di gestione.Concentrato sulla guida, con il contachilometri oltre il limite numerico sancito da mamma Audi (guai farlo in Italia), con stupore tra fruscii e vibrazioni, notai che non c’era alcun segno di miagolio. Rallentai gradatamente, poi tra meraviglia e sconcerto, la mia fidanzata noto’ che il gatto dormiva pacificamente nel vano della capote.Un mito! Il ritorno ne fu perfetta copia, la perplessita’ era tanta…”Avevamo un gatto senza limitatore”!
Marco T.r
